Greenpeace promuove marchi moda 'pulita'.

Greenpeace promuove marchi moda ‘pulita’.

ANSA.it | 19 marzo 2015
Adidas, Valentino e il Gruppo Inditex, che include marchi come Zara, “continuano a rispettare i propri impegni lavorando attivamente e con obiettivi ambiziosi ed insieme ad altri 13 marchi globali sono tra i leader” della moda ‘pulita’.

Greenpeace aggiorna la “Sfilata Detox”, la piattaforma on-line che analizza 18 marchi della moda impegnati nell’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dalle proprie filiere di produzione e nella lotta all’inquinamento delle risorse idriche, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo e lancia anche il video ‘Come #Detox sta ripulendo la moda’.

Al contrario, spiega l’associazione, “due marchi sportivi come Nike e LiNing sono stati etichettati come “greenwashers” per il loro fallimento nel prendere impegni credibili”.
Ormai è evidente a tutti che è possibile produrre vestiti meravigliosi senza inquinare – osserva Chiara Campione, project leader della campagna #thefashionduel – oggi il 10% della filiera produttiva di vestiti e scarpe, a livello globale, è impegnato a eliminare le sostanze tossiche.

Detox si sta imponendo come una nuova tendenza; siamo particolarmente orgogliosi che delle 30 aziende che hanno preso l’impegno ben 10 siano italiane. Pessimo invece è il voto che diamo a marchi di casa nostra come Diesel, Versace e Dolce&Gabbana. Insieme con i marchi come Valentino e Benetton “in Italia alcune tra le più importanti aziende del tessile hanno già aderito: Gruppo Miroglio, Canepa, Italdenim, Zip Gfd, Besani, Berbrand, Tessiture Attilio Imperiali, e più recentemente Gritti group”.

Secondo Greenpeace “fermare l’inquinamento delle acque è particolarmente urgente in paesi come la Cina”, dove “l’industria tessile cinese è responsabile del 10% dell’inquinamento industriale delle acque”.

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La moda si fa green nella giornata dell'acqua.

La moda si fa green nella giornata dell’acqua.

LA GIORNATA DELL’ACQUA
Roma, 22 marzo 2015

Di tendenza sì ma anche sostenibile. La moda, dagli atelier alla grande distribuzione, raccoglie la sfida lanciata da Greenpeace con la campagna Detox e dichiara guerra all’inquinamento delle falde acquifere.

Un’iniziativa che l’associazione ambientalista rilancia in occasione della giornata mondiale dell’Acqua che si celebra oggi in tutto il mondo. Le aziende che hanno eliminato dalla propria filiera le sostanze chimiche dannose per l’ambiente sono trenta, di cui dieci italiane.

Tra i big ci sono Valentino Benetton ma anche Adidas e il gruppo Inditex, che include marchi come Zara. Fermare l’inquinamento delle falde è particolarmente urgente in paesi come la Cina, dove quasi metà dell’acqua di superficie non è potabile e il 64 per cento dell’acqua di falda nelle principali città fortemente inquinata. L’industria tessile cinese è responsabile del 10 per cento dell’inquinamento industriale delle acque.

La campagna ha raccolto adesioni dal 10 per cento della filiera di vestiti e scarpe. “Ormai è evidente a tutti che è possibile produrre vestiti meravigliosi senza inquinare” commenta Chiara Campione, Project leader della campagna #thefashionduel.

Per l’Italia oltre a Valentino e Benetton per l’Italia ci sono il Gruppo Miroglio, Canepa, Italdenim, Zip Gfd, Besani, Berbrand, Tessiture Attilio Imperiali, e più recentemente Gritti Group.

Fonte: RAINEWS.IT